La respirazione è importante per la salute delle gambe: come renderla più efficiente? Ecco i consigli della dott.ssa Marina Viberti

La respirazione è importante per la salute delle gambe: come renderla più efficiente? Ecco i consigli della dott.ssa Marina Viberti

Il corpo umano è un sistema complesso ma ricco di sorprese. Si compone di numerosi elementi e ognuno, anche il più piccolo, contribuisce al funzionamento di una struttura che vive di equilibri.
In questo articolo vi parlerò dell’importanza della respirazione per la salute delle nostre gambe e, per trattare nel modo migliore l’argomento, mi sono affidata ai consigli della dott.ssa Marina Viberti, fisioterapista esperta in Drenaggio Linfatico Manuale sec. scuola Vodder e nuove tecniche per il trattamento delle patologie flebo – linfatiche degli arti inferiori e superiori.
Leggendo il titolo avrete sicuramente pensato “Cosa c’entra la respirazione con le gambe”, eppure scopriremo insieme che una connessione c’è e che, attraverso alcuni semplici esercizi, si può migliorare la condizione dei nostri arti inferiori.

 

Perché la respirazione è importante per le gambe

La respirazione è un processo che permette a tutti gli organi e i tessuti dell’organismo di ossigenarsi. Ha un’importante influenza sul sistema vascolare, in particolare sul ritorno venoso poiché respirare in modo lento e profondo favorisce un passaggio maggiore di ossigeno dall’aria al sangue, così da rallentare il battito cardiaco, migliorare il famoso ristagno che provoca problemi al sistema linfatico e facilitare l’espulsione dei prodotti di scarto. Tutto questo avviene grazie all’attività del diaframma, il prezioso alleato del nostro benessere, definito anche il muscolo della serenità, perché contribuisce a ridurre lo stress e aiuta il corpo ad espellere le sostanze nocive.

 

Come funziona il diaframma

Dott.ssa Viberti: “Il diaframma è il muscolo principale della respirazione. È un muscolo a forma di cupola che si trova appena sotto i polmoni e divide la cavità toracica da quella addominale. Durante l’inspirazione, la gabbia toracica si espande, il diaframma scende e si appiattisce con diminuzione della pressione intratoracica, gli organi addominali vengono schiacciati con conseguente aumento della pressione addominale. Durante l’espirazione invece avviene il contrario: il diaframma si innalza e assume la sua tipica forma di cupola, facendo così aumentare la pressione intratoracica e diminuire quella addominale. Questi giochi di pressione fanno sì che si crei una specie di effetto vacuum e di conseguenza si determini un richiamo dei liquidi, sangue e linfa, dal basso verso il centro e poi verso il cuore. Durante tutta la nostra vita il diaframma effettua questi movimenti di contrazione in maniera involontaria, ma può essere rieducato e maggiormente stimolato attraverso contrazioni volontarie.” 

 

Esercizi respiratori nelle terapie delle patologie linfatiche e venose

Stimolare il diaframma significa rendere ancora più efficiente la nostra respirazione e quindi aiutarci in caso di patologie connesse al sistema linfatico. Dott.ssa Viberti: “Possiamo affermare che in caso di problemi a carico del sistema venoso-linfatico agli arti inferiori (linfedema, lipedema, flebolipedema ecc…) inserire nel programma terapeutico anche esercizi respiratori può essere sicuramente molto utile.”

 

Gli esercizi riabilitativi per il diaframma  

Dott.ssa Viberti: “Sono numerosi gli esercizi riabilitativi per il diaframma che possono migliorare non solo la capacità respiratoria ma anche aumentare il ritorno venoso, e quindi ottimizzare anche il ritorno linfatico.

Ecco alcuni esercizi di facile attuazione per migliorare la nostra respirazione addominale:

  • ES. 1. Posizione supina, gambe piegate. Poggiate una mano sulla pancia e una sul torace e iniziate a rilassarvi. Iniziate a inspirare con il naso cercando di gonfiare la pancia; la mano vi serve proprio per sentire l’addome che si solleva e poi espirate lentamente con la bocca socchiusa accompagnando lo svuotamento dell’addome con la mano.
    Ripetete l’esercizio per almeno 20 volte 2 volte al giorno

  • ES. 2. Stesso esercizio di prima ma aggiungendo una pausa in apnea di ¾ secondi sia alla fine dell’inspirazione che dell’espirazione.
    Ripetere l’esercizio per 10 volte 2 volte al giorno
     
  • ES. 3. Una volta imparata la respirazione diaframmatica ripetere gli esercizi anche in posizione eretta con la schiena appoggiata al muro, le gambe leggermente divaricate e flesse.
    Ripetere l’esercizio per 5 volte 2 volte al giorno

 

 

Il mio messaggio per voi

Una delle grandi rivoluzioni della medicina degli ultimi anni è aver compreso che il corpo è una struttura unica, nella quale ogni componente contribuisce a far funzionare bene le altre. Bisogna avere sempre una visione a 360° sulla patologia, che mai riguarda un unico apparato. Imparare a respirare contribuisce al benessere generale e soprattutto a quello delle nostre gambe. Ovviamente avere una buona respirazione non risolve il problema venoso o linfatico ma aiuta a migliorarlo, soprattutto se gli esercizi respiratori sono inseriti in un programma terapeutico integrato.
Quando ho scelto di diventare un medico sapevo di poter fare un lavoro interessante, ma il bello è arrivato quando ho trovato dei collaboratori come la dott.ssa Marina Viberti con la quale poter studiare per rendere tutto ancora più efficace ed affascinante.

 

 

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