Calza elastica, come sceglierla?

Calza elastica, come sceglierla?

La calza elastica è un presidio medico indispensabile nella prevenzione e nel trattamento delle patologie del sistema venoso e linfatico ed in generale per il trattamento della maggior parte degli edemi degli arti inferiori.

Spesso purtroppo vengono considerate solo delle calze più strette che danno sollievo alle gambe pesanti ed invece la calza elastica rappresenta un vero farmaco. Per questo motivo andrebbero sempre prescritte da un specialista e acquistate in centri che hanno personale adeguatamente dedicato e formato nella consulenza sull'acquisto di questi presidi medici.

L’idea di questo articolo nasce proprio dalla mia necessità di fornire informazioni più corrette e per fare un po’ di chiarezza nella gran confusione che esiste sull’utilizzo di questo ausilio così utile. Chissà, piano piano riuscirò a convincervi che fare un piccolo sacrificio indossandole quotidianamente è un grande regalo per le nostre gambe, da noi spesso troppo trascurate.

 

Cos'è

La calza elastica è un presidio medico realizzato in materiale elastico che, attraverso una pressione decrescente dalla caviglia alla coscia, migliora il deflusso venoso e linfatico e indirettamente anche la funzionalità del microcircolo cutaneo.

È costituita da un filo di trama, disponibile in diversi materiali, come microfibra, cotone, fibre sintetiche, caucciù. Può essere inoltre realizzata con sistemi differenti, in base al tipo di pressione che deve esercitare. Avremo così una trama piatta o una trama circolare. In commercio sono disponibili modelli da donna e modelli da uomo, nei formati più disparati: gambaletto, collant, autoreggente, monocollant, collant premaman etc... ed ogni modello può essere acquistato con punta del piede aperta o con punta del piede chiusa. Nel tempo le aziende produttrici si sono dedicate a curare molto più anche gli accorgimenti estetici, lavorando sui filati, sui colori e addirittura anche sui dettagli. Attualmente è molto frequente ad esempio trovare calze elastiche abbellite con strass, con varie fantasie e piccole decorazioni.

 

A cosa serve

La calza elastica è indicata in tutte le patologie del sistema venoso e linfatico ed in generale per il trattamento della maggior parte degli edemi. La pressione decrescente esercitata dal basso verso l’alto permette a sangue e linfa di defluire verso il cuore più facilmente e di conseguenza anche a liquidi e proteine di ristagno di essere riassorbiti più velocemente e nel modo adeguato. È quindi utile sia nelle condizioni quasi fisiologiche, come gli edemi da stasi, che si generano in seguito a sedentarietà, lavori che impongono posizione seduta o eretta prolungata, lunghi viaggi in aereo etc, sia in presenza di patologie più importanti come vene varicose, ulcere, trombosi venose superficiali e profonde, lipedemi, linfedemi di vario stadio.

 

Tipologie

La calza elastica in quanto tale viene definita dalla compressione che riesce a generare e quindi in mmHg, millimetri di mercurio, l’unità di misura della pressione. Generalmente per descriverle si indica la pressione esercitata alla caviglia, che è la massima che possono esprimere. Non si può definire una calza elastica in denari (dèniers), perché sono la misura dello spessore del tessuto e non danno alcuna informazione sulla pressione esercitata. Esistono diverse tipologie di calza elastica proprio perché possono essere utilizzate per il trattamento di differenti patologie.

Una prima classificazione permette di suddividerle in 3 grandi gruppi:

  • calze preventive
  • calze antitrombo
  • calze terapeutiche

Le calze preventive sono dei tutori elastici che hanno una compressione massima alla caviglia che va dai 14 ai 18 mmHg. La loro costruzione non è sottoposta al controllo di un organismo di certificazione, possono quindi essere vendute senza prescrizione medica e sono un prodotto di uso comune. Possono aiutare in tutte quelle condizioni in cui le gambe sono lievemente gonfie e stanche a causa di posture lavorative statiche prolungate, viaggi in aereo, sedentarietà. 

Le calze antitrombo sono le famose calze bianche che si indossano per la prevenzione delle trombosi post – intervento di chirurgia ortopedica, ginecologica o comunque nei casi che richiedono allettamenti prolungati. Sono un tutore che ha una costruzione diversa dalle calze preventive e terapeutiche poiché esprime una maggiore pressione in alcune zone dell’arto per ottenere un’efficacia antitrombotica. Non ha alcun senso indossare una calza elastica antitrombo se si ha la possibilità di deambulare regolarmente.

Le calze terapeutiche sono i tutori necessari per il trattamento delle patologie venose e linfatiche e per gli edemi importanti. Sono dei veri e propri dispositivi medici e devono rispondere a criteri di fabbricazione e qualità definiti da apposite normative. La maggior parte delle aziende produttrici europee si attiene alla normativa RAL – GZ 387 che suddivide le calze elastiche in 4 classi di compressione:

 

 

Le calze terapeutiche sono disponibili sia nelle taglie standard che su misura. Il tutore su misura deve ovviamente essere confezionato sulla base di attente valutazioni dell’arto ed ha un costo più elevato. La calza terapeutica ha una certificazione che garantisce la compressione indicata per 6 mesi, indossata quotidianamente, a patto che si rispettino le indicazioni di lavaggio e asciugatura. È fondamentale che la calza elastica sia della misura giusta e indossata adeguatamente affinché possa esprimere al meglio i benefici del trattamento.

 

Il mio messaggio per voi

Confesso che il titolo di questo articolo è un po’ provocatorio… poiché in realtà la calza elastica dovrebbe essere scelta SOLO dal medico che la consiglia. Per ogni patologia ci sono delle indicazioni ben precise sul tipo di calza da indossare e sulla classe di compressione necessaria. Spesso però mi trovo a dover cercare compromessi per questa scelta a causa di motivazioni che esulano dalle indicazioni terapeutiche: mancanza di assistenza nell’indossarla, scarsa tolleranza nel portarla, costo considerato elevato etc… e questo rende tutto più complicato, poiché un compromesso non porta mai al massimo dei risultati. Sono un medico è vero, ma anche una donna, una figlia, una nipote, una sorella, un’amica e conosco per questo tutta la complessità che può esserci dietro la gestione di una calza elastica. Eppure, proprio da donna, da figlia, da nipote, da sorella, da amica continuo a consigliare ogni giorno questo presidio terapeutico così tanto utile e praticamente quasi privo di controindicazioni. In sede di visita, concludo sempre il mio discorso sulla calza elastica dicendo “d’altronde non le sto chiedendo di andare sulla luna, ma semplicemente di indossare una calza”.

 

 

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